Secondo la Cia Prigožin ha le ore contate

Secondo la Cia Prigožin ha le ore contate

«Nella mia esperienza Putin è l’apostolo per eccellenza della vendetta». Nelle parole di William Burns c’è una scontata analisi dell’attitudine del capo del Cremlino ma anche una profezia.

 

«Sarei sorpreso se Prigožin sfuggisse a una punizione», ha aggiunto il direttore della Cia. Secondo gli apparati statunitensi Putin starebbe guadagnando tempo per esautorare definitivamente il comandante della brigata Wagner senza perdere il potenziale bellico e propagandistico nei vari scenari internazionali in cui opera.

 

Putin non potrà soprassedere all’affronto ricevuto dal suo (ex) sodale. Tanto più per il terremoto interno che ha creato nelle 36 ore concitate della «marcia della giustizia». Oltre alle critiche rivolte all’offensiva russa, platealmente diffuse sui canali Telegram del gruppo Wagner. Un episodio che ha messo in luce la debolezza di Putin.

 

Soprattutto, ha reso precaria l’unica certezza di cui i russi hanno da sempre bisogno: quella di un fronte interno compatto e stabile. Un ammutinamento di massa così rapido e inaspettato ha mostrato il re per la prima volta nudo. Dopo 23 anni di incontrastata leadership.

 

Un trauma collettivo. A quel punto i russi si sono chiesti «perché l’imperatore non ha i vestiti? O almeno perché ci mette così tanto a vestirsi?», ha aggiunto Burns. Eppure subito dopo si sono rincorse le perplessità sulla scelta di non punire immediatamente il traditore. «Putin nella mia esperienza – ha spiegato Burns – non ama l’immagine di chi reagisce in modo plateale».

 

L’ipotesi della Cia è un graduale ma inesorabile isolamento del capo della Wagner fino all’ostracizzazione completa. Che avverrà solo una volta che Mosca avrà la certezza di mantenere la fitta rete di potere che la compagnia paramilitare ha intessuto, negli anni, in Africa e Medio Oriente.

 

Ironizzando sull’appellativo di Evgenij Prigožin, «cuoco di Putin», Burns ha aggiunto che se fosse in lui non farebbe licenziare l’assaggiatore di cibo, facendo eco a una battuta dello stesso presidente Joe Biden. Gli Stati Uniti non hanno dubbi: la punizione arriverà implacabile non appena i tempi saranno maturi.

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